La vostra azienda vuole crescere?

1 settembre 2011 § Lascia un commento

La crescita è una risposta pressoché obbligata al cambiamento, alla competizione, al miglioramento.
Infatti man mano che la nostra organizzazione cambia (sempre in un ambito Lean), i nostri risultati migliorano e cominciamo a essere più attraenti rispetto alla concorrenza nel nostro settore di mercato.
Inoltre, sviluppando un percorso di miglioramenti si inizia a liberare risorse: o le eliminiamo (e sarebbe come azzopparsi, e come indicate in altricial post, non ci pone in una posizione favors ole rispetto al Mondo) oppure le utilizziamo per aprire ulteriori settori/aree omigliorare altre attività.

Se invece l’azienda no decide di cambiare il mercato ci abbandona, anche se abbiamo la FORTUNA Di essere in un settore di nicchia, ci troviamo comunque di fronte ad un cambiamento di richieste e abitudini, con spesso un rapido ed importante cambiamento della tecnologia di base.

Con rammarico dobbiamo affermare chele imprese che non cambiano, e non migliorano, sono destinate a ridursi, fino a scomparire.

Quindi la crescita è una necessità? Almeno nel settore industriale la risposta è si. Forse nei servizi il ciclo di cui sopra non è così automatico, ma se vi è un minimo di concorrenza la risposta è comunque si.
Ricordiamoci comunque che anche nei settori più protetti prima o poi arriva un concorrente meglio attrezzato, se non fosse solo perché ha studiato i nostri punti deboli,reagire e’ fondamentale per non dover cedere parte del nostro business.

Quindi ci troviamo di fronte ad una crescita come necessità generata dal cambiamento; Ma la crescita non è solo dimensionale deve anche essere qualitativa e relazionale, la crescita è possibile solo con un riassetto organizzativo, strumenti di management e di gestione rigorosi, eed una partecipazione non gerarchica.

Il coinvolgimento delle risorse umane deve essere totale: la strategia deve essere chiara e ben comunicata, i risultati evidenti sotto gli occhi di tutti.

E la politica di vendita? Internazionalizzazione, qualità e riduzione dei costi non bastano più. Oggi è sempre più importante capire le vere esigenze dei clienti, ci troviamo di fronte spesso a verificare che è il cliente che detta le linee guida prodotto e il servizio che ne deriva, noi fungiamo da mezzo di realizzazione.

L’importante è ascoltarlo senza pregiudizi, non cercando conferme di quello che sappiamo già,
essere creativi. Non so se qualcuno di voi è andato mai a spulciare il bilancio della RyanAir: in proporzione guadagna molto di più dagli aeroporti che dalla vendita dei biglietti.

Sergio Fandella

Cina: introdotti oltre 3600 talenti stranieri di alto livello

29 agosto 2011 § 1 Commento

Ci tengo ad evidenziare questo articolo, trovato su CRI online, dove possiamo comprendere cosa la Cina, stia facendo.

Le mie domande sono ovviamente provocatorie…
Ma non siamo noi quelli conosciuti per innovazione e tecnologia?
Come mai tutti stanno scappando?
Dove siamo noi oggi?
Dove stiamo andando?
Se ci portano via anche la creatvita’, o meglio le menti creative, cosa ne sara’ del futuro dell’Italia?
Con questo possibile scenario, l’applicazione della lean organization, sara’ sufficiente per essere competitivi?

Vi prego di leggere e attendo vs commenti

Dalla 9ªconferenza cinese sul lavoro degli affari esteri della scienza e tecnologia, tenutasi il 28 agosto a Beijing, è emerso che negli scorsi 5 anni, la Cina ha introdotto oltre 3600 talenti stranieri di alto livello. Questi talenti sono tutti scienziati che si sono impadroniti di tecnologie chiave e hanno sviluppato nuovi settori strategici, e pionieri dell’innovazione e dell’imprenditoria.

Finora la Cina ha costituito 33 centri di ricerca congiunta internazionale di livello statale, 207 basi di cooperazione tecnologica internazionale e 5 parchi dell’innovazione internazionale, e ha ormai formato delle zone pilota di elevamento della capacità di innovazione autonoma con le risorse tecnologiche mondiali, e zone sperimentali di innovazione delle strutture di gestione.

Inoltre la Cina rafforza la cooperazione tecnico-scientifica con i paesi in via di sviluppo, e aiutandoli a sviluppare la scienza e tecnologia, promuove il trasferimento internazionale e l’applicazione della sua tecnologia avanzata e applicata, soddisfacendo le necessità dei paesi in via di sviluppo di elevare la loro capacità tecnico-scientifica.

La lean organization, buon senso, comunicazione e “gioco di squadra”

4 agosto 2011 § Lascia un commento

Prima di andare in Vacanza, vorrei lasciare con un breve inciso sulla Lean di cui tutti parlano e discutono…di seguito poche parole per descriverla..

Solo perché la lean production è nata quasi 100 anni fa (si dice addirittura ai tempi dell’antica Venezia) non significa che sia meno rilevante nel mondo del business moderno. Questa strategia è ancora ampiamente studiata e ampiamente ricercata da aziende e industrie di tutto il mondo.

L’obiettivo è di procedere diritti verso l’obiettivo: ridurre la quantità di spreco per aumentare la produzione e il profitto. Tuttavia, questa strategia deve essere guidata dal personale dell’azienda. Perché questo accada, le persone devono possedere l’orgoglio nel loro lavoro e devono essere incoraggiati a parlare dei problemi che stanno incontrando; La comunicazione è fondamentale per l’ambiente di lavoro, permette di affrontare questioni dal basso verso l’alto in tempi ridotti.

Ogni singola attività può beneficiare di questo approccio, perché lo scopo è quello di eliminare completamente lo spreco. Spreco non significa spazzatura, ma bensi eliminare gli sprechi presenti nel processo produttivo o meglio organizzare gli spazi di lavoro al fine di raggiungere un elevata efficienza produttiva, rispettando i criteri di qualità. Per un’azienda, lo spreco può costare un sacco di soldi e può causare i tempi di fermo. Con un flusso di produzione migliore, un maggiore livello di output si raggiungeranno profitti importanti.

In teoria, l’idea di inclinazione è relativamente facile da afferrare. Ma i passi che devono essere prese per la sua attuazione richiede una grande quantità di coerenza, altrimenti non funzionerà. È molto importante che i dipendenti si sentono responsabilizzati e orgoglioso del lavoro che svolgono. I dipendenti con un alto livello di soddisfazione nel lavoro offrirà più uscita.

La chiave è quella di garantire che l’attività non torni ai suoi vecchi metodi di produzione e ciò può essere ottenuto attraverso revisioni periodiche del flusso di produzione. Eventuali problemi devono essere affrontati immediatamente e immediatamente devono essere risolti. Questo ci permetterà di arrivare ai più alti livelli di produzione, con meno spreco e maggiore reddito.

Il percorso non è e non sarà facile, non avrà mai un termine, una volta arrivati alla meta, troverete altre possibilità di crescita..

Buone Vacanze a tutti

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