Lamentarsi troppo inibisce i neuroni di chi ci sta accanto – ESSERE POSITIVI
3 Maggio 2015 § Lascia un commento
Lamentarsi troppo inibisce i neuroni di chi ci sta accanto
Stare troppo tempo vicini a persone che si lamentano facilmente rischia di renderci più stupidi, perché sembra che inibirebbe la nostra capacità cerebrale di risolvere problemi.
Secondo alcuni neuroscienziati, restare a lungo esposti alle lamentele di parenti, amici e colleghi di lavoro rischia di renderci più stupidi.
A scriverlo nel suo libro “Tre semplici passi: una mappa per il successo nel lavoro e nella vita” è l’imprenditore Trevor Blake, in cui viene spiegato che stare ad ascoltare i problemi (spesso piccoli e ininfluenti) di persone a noi vicine, in ambito affettivo o nell’ambiente di lavoro, influisce negativamente sull’ippocampo, una zona cerebrale responsabile anche nella risoluzione dei problemi, e sui neuroni.
Bastono solo 30 minuti di piagnistei quotidiani per impegnare tale parte del cervello distogliendola da altri compiti più importanti e limitando, nel tempo, la nostra capacità di pensiero.
Il problema non deriva solamente da chi ci circonda, da coloro che vedono tutto negativo, da chi è convinto che il mondo (o un’entità eterea) ce l’abbia con lui. Sono anche le lamentele televisive, quelle dei talk-show o i dati negativi sviscerati al telegiornale, per intenderci, ad avere effetti di disturbo sulle nostre capacità cognitive. D’altronde, che i problemi ci creassero molta ansia e difficoltà di concentrazione è cosa che già ciascuno di noi ha sperimentato personalmente, senza bisogno di studi scientifici. Ma qui, però, si parla delle lamentele altrui.
Cosa fare? Sembra brutto a dirsi, ma bisogna essere una volta tanto egoisti. Dobbiamo allontanarci quanto prima possibile da chi incomincia il solito, inutile, irrisolvibile piagnisteo. Qualcuno suggerisce di comportarsi alla Homer Simpson, che a volte isola il cervello quando la moglie si arrabbia, oppure si tura le orecchie e inizia a cantare ad alta voce “LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA”!
Altri suggeriscono di portarsi delle comode cuffiette stereo con musica rilassante negli ambienti di lavoro. O, peggio, ricorrere a tappi per l’orecchio. Tutte misure non sempre applicabili quando si lavora: se il gran capo ci chiama o ci telefona e noi non rispondiamo in tempo, rischiamo di sorbirci anche le sue, di lamentele! Si potrebbe dire in modo energico alla persona lamentosa di darci un taglio ma potremmo peggiorare la situazione.
Più utile è cercare di rassicurare chi si lamenta di continuo tramite dei gesti o delle parole che possono trasmettere positività. E se anche questo non dovesse funzionare, potete passare al contrattacco e iniziare a lamentarvi anche voi con la persona pessimista, costringendola ad ascoltare i vostri problemi.
Magari, oltre a distogliere la sua attenzione dalle cose negative, la farete riflettere sul fatto che, in fondo, ognuno ha i propri guai!
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